La medicina di genere nei programmi delle istituzioni pubbliche italiane: il ruolo della FNOMCeO

Teresita Mazzei

Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Firenze, Coordinatrice Commissione Medicina di Genere FNOMCeO e Professore Ordinario Farmacologia (fuori ruolo), Università di Firenze

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri (FNOMCeO) è un’istituzione pubblica, ente sussidiario dello Stato italiano, che riunisce 106 ordini provinciali e che fra i principali obiettivi ha quello di aggiornare il codice deontologico e controllarne il rispetto. Il codice deontologico prevede per i professionisti un aggiornamento formativo continuo imposto dal rapido evolvere delle conoscenze in campo medico. FNOMCeO partecipa in maniera attiva al processo di rivalidazione e controllo delle competenze del singolo professionista con un ruolo fondamentale sui contenuti dell’accreditamento.

Purtroppo fino a pochi anni fa l’Università non prevedeva l’insegnamento della medicina di genere con la conseguenza che i circa 400.000 medici del Servizio Sanitario italiano non hanno ricevuto nessuna formazione pre o post-laurea in questo campo. I vari ordini provinciali da circa dieci anni si sono mossi in maniera autonoma per creare conoscenza e cultura delle differenze di genere in campo medico.

Allo scopo di governare le molteplici iniziative degli ordini provinciali, FNOMCeO ha istituito nel 2015 la prima Commissione sulla medicina di genere composta sia da esperti che da presidenti o vice-presidenti degli ordini provinciali.

Nel gennaio 2019 la Commissione è stata rinnovata con un notevole arricchimento di professionalità esperte nei vari settori della medicina di genere, molte delle quali hanno partecipato alla stesura del Piano per l’attuazione e la diffusione della medicina di genere (art. 3, comma 1, legge 3/2018) (tabella 1).

La nuova Commissione sta procedendo, attraverso il lavoro di sottogruppi, all’attuazione di molti obiettivi. Fra questi (tabella 2) sono state evidenziate delle priorità: nel rispetto delle norme del Codice Deontologico, il medico dovrebbe conoscere i principali aspetti di questa relativamente nuova dimensione della medicina. La commissione FNOMCeO ha ritenuto pertanto di mettere a disposizione la propria rete di ordini provinciali per colmare questa grave lacuna del sapere scientifico, organizzando numerosi corsi residenziali, seminari e prendendo parte a simposi organizzati dalle più importanti società scientifiche (per esempio, GISEG, SIMG, FADOI, etc).

Sempre per una formazione specifica e per l’aggiornamento post-laurea di medici e odontoiatri è stato registrato un corso FAD su “La salute di genere” che negli ultimi 12 mesi (luglio 2018-luglio 2019) ha avuto 14.420 accessi (115.360 crediti ECM). Più del 75% dei partecipanti ha valutato la qualità del corso come buona o eccellente. Le valutazioni negative o critiche sono state inferiori al 2%.




Tenuto conto della necessità di implementare i corsi post-laurea sulla medicina di genere, la FNOMCeO sta collaborando con altre istituzioni pubbliche italiane (università, società scientifiche, enti regionali, nazionali e governativi). In particolare è da sottolineare la collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze e nello specifico con il master di II livello “Salute e medicina di genere”, istituito nell’anno accademico 2016-2017. Il master è aperto a professionisti sanitari con una laurea magistrale in medicina, odontoiatria, farmacia, biologia, scienze nutrizionali, scienze infermieristiche, psicologia e sociologia. Dal 2016 al 2018, 17 professionisti della sanità hanno completato brillantemente il corso di studi post-laurea, ottenendo il diploma di master, e nell’anno accademico 2018-2019 dieci partecipanti stanno acquisendo competenze specifiche in materia di salute e medicina di genere.

Per quanto riguarda l’informazione rivolta alla cittadinanza la commissione sta implementando il sito della FNOMCeO con una pagina dedicata alla medicina di genere e all’informazione sulle fake news.

In ultima analisi, FNOMCeO, grazie al lavoro della Commissione sulla medicina di genere, costituisce una parte integrante della rete italiana ed internazionale che diffonde, insieme all’Istituto Superiore di Sanità, alle Società Scientifiche e ad altre Istituzioni (per esempio, Regioni) un approccio basato sulle differenze di genere allo scopo di sviluppare un sistema sanitario equo che assicuri una salute migliore a tutti i cittadini.