“Monzino Women”: a Milano un centro dedicato alla prevenzione cardiovascolare nella donna

Le patologie cardiovascolari sono la causa di morte prevalente nella donna e il loro riconoscimento e diagnosi precoce sono lo strumento per una prevenzione efficace. In Italia, le malattie cardiovascolari causano la morte di oltre 123.000 donne ogni anno.

Fino a oggi, l’importanza delle patologie cardiovascolari nelle donne è stata poco considerata e le donne scarsamente incluse negli studi clinici relativi alle patologie cardiache. Inoltre, sebbene in entrambi i sessi le manifestazioni di patologia siano similari, non è ancora chiara la comprensione dei meccanismi fisiopatologici delle patologie cardiovascolari nella donna. Sebbene le malattie cardiache siano più spesso fatali nelle donne rispetto agli uomini, il trattamento di tali patologie nel sesso femminile finora si è basato sui risultati di ricerca medica e farmacologica svolta su soggetti di sesso maschile. Di conseguenza risultano poco noti alcuni elementi:

1. differenze di biomarcatori di patologia cardiovascolare tra uomini e donne;

2. impatto della gravidanza e delle patologie della gravidanza sullo sviluppo di successive patologie cardiovascolari nel neonato e nella madre;

3. determinanti socio-economici sullo stato di salute e loro effetto sugli outcome cardiovascolari in entrambi i sessi;

4. correlazione tra fattori di rischio cardiovascolare non tradizionali e patologia cardiaca (per esempio, malattie sistemiche autoimmuni, endocrinopatie);

5. effetto di fattori psicosociali quali ansia e stress nella vita quotidiana sullo sviluppo di sintomi cardiaci nella donna.

Il sempre maggior invecchiamento della popolazione femminile induce a riflettere sull’importanza che deve essere data alla conoscenza, coscienza e prevenzione della patologia cardiovascolare, anche come valore socio-economico. La donna presenta delle peculiarità cardiovascolari non solo sesso-specifiche ma anche età-dipendenti. Infatti l’incidenza di patologie cardiovascolari è inferiore rispetto al­­l’uomo durante l’età fertile, va ad eguagliare l’uomo con la menopausa, fino a superarlo dopo i 75 anni, questo in virtù delle variazioni endocrino-metaboliche dovute al venire meno della protezione estrogenica. Quindi le giovani donne presentano minori probabilità di ammalarsi, ma maggiore mortalità e complicanze in caso di insorgenza della patologia ischemica.

L’errata consapevolezza dell’incidenza delle malattie cardiovascolari nelle donne è il peggior nemico della donna stessa. È quindi indispensabile che le donne acquisiscano coscienza del loro rischio cardiovascolare individuale che può risultare anche superiore a quello degli uomini. Il sesso femminile è inoltre più fragile nei confronti dello stress e della depressione che rappresentano altrettante condizioni favorenti. Nella donna i nuovi fattori di rischio cardiovascolare emergenti (patologie della gravidanza, eclampsia, poliabortività spontanea, ovaio policistico, endometriosi, gravidanze pretermine, ma anche ipovitaminosi D e malattie autoimmuni) devono essere presi in considerazione quali potenziali spie di predisposizione al futuro sviluppo di malattie cardiovascolari. Pertanto una corretta informazione e prevenzione necessitano di un migliore rapporto consequenziale fra ricerca, linee guida e divulgazione.

Nonostante queste premesse, le donne vengono ancora indicate come popolazioni “speciali” in molte linee guida relative alla prevenzione e cura delle patologie cardiovascolari, nonostante rappresentino la maggioranza della popolazione generale. Le donne sono diverse, nella malattia cardiovascolare, anche per la terapia, a cui arrivano con ritardo perché loro stesse (e non di rado i loro medici curanti) sottovalutano i primi segnali di malattia.




All’inizio del 2017, presso il Centro Cardiologico Monzino di Milano, è nato “Monzino Women”, con l’obiettivo di offrire qualità di cure attraverso un’attenzione peculiare alla prevenzione, al trattamento e alla gestione delle problematiche di salute cardiovascolare della donna in sinergia con specialiste e specialisti in endocrinologia, diabetologia, ginecologia, lipidologia, nutrizione e psicologia. L’attività clinica è rivolta alle donne tra i 35 e i 60 anni attraverso una valutazione clinica ambulatoriale preliminare, diagnosi strumentale mirata e counselling di secondo livello, per giungere a una valutazione in prospettiva della paziente, in funzione della sua età, della sua storia precedente, dei suoi stili di vita e dei fattori di rischio cui è più esposta. Alle donne viene inoltre consegnato un questionario sullo stato di salute che include la valutazione dei tratti ansia-depressione quali aspetti di un quadro psicosociale più ampio mirato alla analisi di sintomi fisici e cognitivi riconducibili a depressione. Fattori di rischio cardiovascolare generali e sesso-specifici vengono analizzati insieme ai risultati di test genetici, metabolici e infiammatori, di test diagnostici di primo livello, uniti a una valutazione psicologica del soggetto.

“Monzino Women” riunisce pertanto le competenze superspecialistiche e le tecnologie innovative già presenti nell’ospedale, e le integra con collaborazioni multidisciplinari. Oltre a specialiste e specialisti in cardiologia clinica, ipertensivologia, aritmologia ed emodinamica, interagiscono, ove necessario, specialiste e specilisti in ginecologia, diabetologia, endocrinologia, lipidologia, nutrizione e psicologia.

I dati preliminari delle prime duecento donne visitate al “Monzino Women”, tutte senza sintomi né precedenti eventi cardiovascolari, confermano un quadro che richiede tutta la nostra attenzione: il 30% presenta fattori di rischio elevati, soprattutto ipertensione e ipercolesterolemia, e si è riscontrata una presenza così significativa di ansia, depressione e stress, che si è deciso di indagare ulteriormente i fattori di rischio psicosociale anche attraverso una ricerca ad hoc.

“Monzino Women” contribuisce inoltre a sviluppare e incrementare nella donna la consapevolezza del proprio rischio attraverso la realizzazione di seminari, letture, dibattiti rivolti sia alle donne sia ai medici di base al fine di sensibilizzare maggiormente a una prevenzione precoce. Il processo educativo e di sensibilizzazione deve inoltre servire a fornire gli strumenti per la stima più corretta del proprio rischio individuale.







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Daniela Trabattoni

MD, FESC, FACC

Department of Cardiovascular Sciences

Centro Cardiologico Monzino, IRCCS

Via Parea 4 - 20138 Milan (Italy)

Tel +390258002546

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