Il Gruppo italiano salute e genere (GISeG)

Anna Maria Moretti

Presidente GISeG e Pneumologa, Bari

Il Gruppo Italiano Salute e Genere (GISeG) è stato costituito a Bari il 3 agosto 2009 con l’obiettivo di attuare strategie di promozione di una cultura della salute e della medicina di genere mediante programmi di prevenzione, formazione e informazione condivisi con strutture sanitarie ospedaliere e del territorio, medicina generale, istituzioni, collegi professionali, specialità sanitarie non mediche, associazioni di pazienti.

Il GISeG partecipa alle attività del Centro di riferimento per la Medicina di Genere (MEGE) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che da numerosi anni ha istituito un tavolo tecnico interregionale per la diffusione della medicina di genere e attualmente svolge sul territorio nazionale un ruolo di coordinamento, come previsto dall’art. 3 del DDL n. 3 del 2018. Al tavolo partecipa, anche in qualità di referente esperto nominato dalla Regione Puglia, la dottoressa Anna Maria Moretti. Attualmente il gruppo di esperti è impegnato nella stesura del piano attuativo del decreto legge n. 3, art. 3 dell’11 gennaio 2018 e collabora insieme al MEGE con le Direzioni ‘Ricerca e Innovazione’, ‘Prevenzione’ e ‘Comunicazione e rapporti europei e internazionali’ del Ministero della Salute, chiamate da tale decreto ad attivare un piano volto alla diffusione della medicina di genere.

Consapevoli della necessità di definire un’attività organizzata e controllata sul territorio nazionale, ISS, GISeG e Centro studi nazionale su salute e medicina di genere, hanno costituito una rete nazionale e hanno proposto alle realtà operanti nel settore di aderire alla promozione di programmi di ricerca, formazione ed informazione; al fine di migliorare la diffusione delle informazioni utili, hanno attivato la pubblicazione di una Newsletter trimestrale sulla medicina di genere con l’obiettivo di informare medici di famiglia ed operatori della salute sulle attualità del settore.

Dalla nascita nel 2015 di The Italian Journal of Gender-Specific Medicine, strumento di fondamentale importanza nella diffusione della ricerca e della cultura di genere, molti soggetti aderenti alla rete hanno contribuito e continuano a contribuire al suo sviluppo.

Il Comitato Centrale della FNOMCeO nel 2013 ha proposto la diffusione della medicina di genere nella professione medica, affidando ad un gruppo di esperti, fra i quali il Presidente GISeG, l’incarico di formulare programmi di formazione e sollecitare gli Ordini dei Medici italiani ad aderire a questo progetto.

Dal 2015 il GISeG partecipa all’attività del progetto ministeriale GARD-Italia (alleanza contro le malattie respiratorie croniche). Il Presidente dell’Associazione ha coordinato la stesura del documento “Sorveglianza nell’ambito delle patologie respiratorie”; nel documento è stata sottolineata la necessità di inserire l’indicatore ‘genere’ nella definizione dei percorsi e nella valutazione degli esiti delle patologie.

Nel 2016 il Ministero della Salute ha pubblicato nei Quaderni (n. 26, aprile 2016) “Il genere come determinante di salute: lo sviluppo della medicina di genere per garantire equità ed appropriatezza della cura”, destinato ai medici di famiglia e a coloro che monitorano la salute e promuovono una medicina basata sull’appropriatezza della diagnosi e della cura. Il documento è stato scritto con la collaborazione di un panel di esperti, tra cui il Presidente del GISeG, che ha anche riportato i dati raccolti nell’ambito dell’attività del gruppo.

Dal 2017 il Dipartimento di Scienze della Salute (Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi) dell’Università di Firenze organizza annualmente un Master di 2° livello in Salute e Medicina di Genere, aperto ai principali profili di lauree magistrali (Medicina e Chirurgia, Farmacia, Odontoiatria, Biologia, Psicologia, Biotecnologie, Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Fisioterapia, Dietistica) con l’obiettivo di formare competenze nel­l’ambito della salute e della medicina di genere. Il Presidente del GISeG partecipa annualmente all’evento in qualità di docente.

Nell’attività del GISeG si annovera anche la partecipazione dell’associazione a numerosi congressi nazionali ed internazionali. Il GISeG stesso organizza con periodicità annuale un congresso nazionale sulla medicina di genere al fine di valutare, con esperti del settore, secondo specifici determinanti di salute, significative differenze di genere nell’ambito dei percorsi diagnostici e degli outcome delle terapie.

Dal 2012 il Presidente dell’associazione ha partecipato a tutti i congressi organizzati da FADOI, sessione medicina di genere, con relazioni inerenti problematiche di gestione e trattamento delle patologie con evidenti differenze di genere.

Ha partecipato inoltre, in qualità di relatore e componente della ‘faculty’, al VII Congresso della Società Internazionale di Medicina di Genere (IGM) svoltosi a Berlino a settembre 2015, e, in qualità di Componente del Comitato scientifico, all’VIII Congresso della Società Internazionale di Medicina di Genere (IGM), svoltosi a Sendai nel settembre 2017.

Alle attività del GISeG hanno aderito numerose società scientifiche, sottoscrivendo protocolli di intesa finalizzati alla formulazione di programmi condivisi.

Il GISeG ha formalizzato protocolli di intesa intersocietari con società scientifiche nazionali quali AIDM (Associazione Italiana Donne Medico), ENGHEA (ENGendering HEAlth), SIEDP/ISPED (Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica), SIN-Nefrologia, etc.

L’Associazione italiana delle mogli dei medici (AMMI) ha inserito da numerosi anni, fra gli obiettivi istituzionali, l’attenzione alla salute e alla medicina di genere, e bandisce annualmente una borsa di studio con lo scopo di premiare il progetto di ricerca più innovativo e significativo nell’ambito della medicina e farmacologia di genere. Il premio è attribuito da una Commissione giudicatrice composta da esperti nel settore, nella quale è presente GISeG.

Nel giugno 2011 la Regione Puglia ha istituito un tavolo tecnico sulla medicina di genere e ha affidato a GISeG la responsabilità della programmazione e del controllo delle attività scientifiche.

La Puglia è stata tra le prime Regioni d’Italia ad inserire il tema ‘medicina di genere’ nel Piano Sanitario Regionale, prevedendo un’attività formativa professionale permanente e istituendo una Commissione Regionale per la Salute e Medicina di Genere.

Grazie alla collaborazione con l’Osservatorio Epidemiologico Regionale (OER-Puglia), il GISeG ha pubblicato documenti sull’impatto dell’ospedalizzazione per broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) ed embolia polmonare nella Regione Puglia secondo indicatori di genere. Ha promosso e patrocinato numerosi eventi formativi sul territorio regionale. Ha istituito inoltre un Centro Studi di Medicina di Genere presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, che per l’Azienda ha realizzato corsi di formazione per il personale medico e sanitario.

L’Ordine dei medici della Provincia di Bari, in collaborazione con il GISeG, ha istituito un Osservatorio sulla medicina di genere, di cui fanno parte specialisti in numerose discipline, con l’obiettivo di stimolare la formazione di medici ed operatori sanitari mediante organizzazione di numerosi eventi formativi. È stato istituito inoltre l’insegnamento della medicina di genere negli audit di ricerca in medicina generale ed è stato prodotto un master dedicato alla conoscenza delle differenti manifestazioni cliniche e radiologico-funzionali nei due sessi in alcune specifiche patologie (embolia polmonare, SLA, patologie della tiroide). Sul sito web istituzionale dell’Ordine è stato creato un bunner, identificato da uno specifico logo, per veicolare in tempo reale informazioni utili a tutti gli iscritti all’Ordine professionale.

La nuova sfida per l’Ordine dei medici di Bari e il GISeG è l’istituzione di una rete fra tutti gli Ordini dei medici della Regione Puglia per condividere progettualità e percorsi formativi, con l’obiettivo di proporre successivamente ad altri Ordini dei medici e professioni sanitarie sul territorio nazionale tali programmi.

Il 26 settembre 2018 il GISeG ha firmato con la Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia un protocollo di intesa per la costituzione di una biblioteca multimediale, con l’obiettivo di costruire un efficiente centro culturale e informativo, un punto di riferimento qualificato per la ricerca e la raccolta di documentazione scientifica. La biblioteca multimediale ha come obiettivo la raccolta e catalogazione della letteratura disponibile in materia di salute e medicina di genere, con disponibilità in rete del materiale utile ad utenti a vario titolo coinvolti nelle tematiche in oggetto. Tale struttura costituirà un centro all’avanguardia nella sperimentazione e nell’utilizzo delle nuove tecnologie per la diffusione della conoscenza e potrà sviluppare progetti in collaborazione con altre istituzioni presenti sul territorio.




Il 7 dicembre 2018 è stato sottoscritto un Accordo Quadro fra Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e Associazione Nazionale “Gruppo italiano Salute e Genere – GISeG con la finalità di collaborare per individuare linee ed indicazioni di intervento nell’ambito della medicina di genere per i seguenti obiettivi:

garantire l’appropriatezza della ricerca, della prevenzione, della diagnosi e della cura, implementando un approccio interdisciplinare tra le diverse aree mediche e le scienze umane secondo indicatori di genere;

promuovere azioni a sostegno della ricerca biomedica, farmacologica e psicosociale, basata sulle differenze di genere;

promuovere studi per approfondire le problematiche degli aspetti regolatori e farmacologici della medicina di genere;

promuovere la prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza sul lavoro attraverso la valutazione e la gestione degli stessi in ottica di genere;

favorire la creazione di reti di collaborazione a livello territoriale, nazionale ed internazionale fra entità interessate alla medicina di genere;

promuovere azioni per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere (donne, bambini, anziani, persone vulnerabili, migranti);

promuovere lo sviluppo e la diffusione di linee guida editoriali SAGER (Sex and Gender Equity in Research) per autori ed editori per la promozione dell’approccio di genere nelle pubblicazioni di area biomedica (ISS);

promuovere presso le società scientifiche l’inserimento nelle loro progettualità e attività dell’area tematica ‘medicina di genere’ attraverso la programmazione di attività formativa e di ricerca;

promuovere e realizzare interventi per la formazione continua dei medici e degli operatori del sistema sanitario utili a favorire la condivisione delle evidenze scientifiche più aggiornate, l’appropriata prescrizione di farmaci e il corretto approccio al paziente secondo indicatori di genere (master, formazione a distanza, workshop, etc).

Una problematica di rilevante interesse, che la Regione Puglia (OER-Puglia e GISeG) valuta con particolare attenzione, è la raccolta e l’utilizzo corretto dei dati sanitari secondo indicatori di genere: attualmente le informazioni in tale ambito sono insufficienti. Al fine di disporre di dati corretti, è necessario raccogliere informazioni con sistemi informatizzati che prevedano l’inserimento di indicatori specifici per le differenze di genere. OER-Puglia e GISeG hanno proposto ad altre Regioni di condividere protocolli comuni finalizzati alla raccolta di dati omogenei.

Molteplici sono quindi le attività svolte ad oggi dal GISeG, ma l’augurio è che siano sempre più numerose ed interessanti e contribuiscano a migliorare la conoscenza su problematiche di genere.